Premio Umberto Saba Poesia

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Nasce a Trieste un premio letterario dedicato alla poesia edita in volume e intitolato a Umberto Saba, simbolo e massimo dei poeti triestini.

Il premio, promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia con il Comune di Trieste, in collaborazione con Fondazione Pordenonelegge, si pone subito come uno dei più importanti appuntamenti italiani relativi alla poesia, con una giuria composta esclusivamente da poeti di lungo corso, esperienza e blasone, a partire dal presidente Claudio Grisancich, che sarà affiancato da Franca Mancinelli, Antonio Riccardi, Roberto Galaverni e Gian Mario Villalta.

Per Trieste e la sua amministrazione che, con il progetto LETS, sta promuovendo in ogni modo la straordinaria storia letteraria del porto adriatico, è un altro tassello importante che mette in luce non solo il ruolo che esso ha avuto nella nascita di una letteratura modernista europea, ma anche la vitalità che la creatività letteraria continua ad avere in questo angolo del mondo.

Tradizione e attualità saranno anche le linee guida della presentazione al pubblico del Premio Umberto Saba Poesia che si avrà presso l’Auditorium del Museo Revoltella il prossimo 9 settembre nel corso di due appuntamenti.

Nel primo, alle 18.00, Grisancich e Villalta ripercorreranno le origini e l’eredità della poesia di Umberto Saba, “un’indagine suggestiva intorno alla “calda vita” e alla “poesia onesta”, per capire come avessero trovato equilibrio nel cerchio magico del perimetro cittadino, sintetizzate in un’espressione poetica capace di esaltare l’intensità e i valori dell’una e dell’altra dimensione.”

Alle 20.45 sarà la volta dei poeti Franca Mancinelli, Roberto Galaverni e Antonio Riccardi, che si interrogheranno sul senso e sull’attualità della poesia e delle sue forme nel corso dell’incontro: “La verità, vi prego, sulla poesia!”, “un interrogativo riecheggiato fra le generazioni d’ogni tempo per illuminare la natura e l’approccio del fare poesia, raffinato esercizio d’intelletto ma anche strumento di comprensione di sé e degli altri, atto di isolamento e al tempo stesso strumento di condivisione.”

Ingresso libero.

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