Azione teatrale di e con Diana Höbel
Una lettura scenica a due voci (Diana Höbel e Zoe Pernici) che mette in scena un dialogo immaginario tra Livia Veneziani Svevo – moglie di Italo Svevo – e Drusilla Tanzi, la “Mosca” – futura moglie di Eugenio Montale, nel 1928, nel celebre caffè “Giubbe rosse” di Firenze. Entrambe compagne di uomini di intelletto, inevitabilmente il loro dialogo verte su Ettore ed Eugenio. Livia è esaltata e orgogliosa dell’inatteso successo del marito, Drusilla vive il nascente rapporto d’amore con Eugenio già segnata dalla gelosia. Il titolo è un omaggio a un verso di Montale scritto per Drusilla, ma anche un riferimento alla franca e penetrante capacità di osservazione delle due donne, sincere pupille.
