Svevo lettore dell’Ulisse

[Joyce dopo «Ulysses»]. Un frammento dei molti scritti che Svevo dedicò a Joyce: «m’ero occupato molto del suo grande poema di cui ora conoscevo i meandri e i pertugi. Sapevo vederci dentro. Conoscevo ormai ogni personaggio e li amavo tutti, Stefano Bloom e Simone Lenehan l’inglese dai sogni cinegetici e anche il cittadino irato e anche e soprattutto la moglie di Bloom. Ne vivevo la forma varia e complessa».

> coll. Museo Svevo – Fondo manoscritti

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