A Trieste Joyce e famiglia cambiano casa dieci volte. Ma non è un fatto raro, poiché i traslochi sono costume diffuso, con addirittura due giorni ad essi preposti – 24 febbraio e 24 agosto – in cui si rinnovano le affittanze di negozi e abitazioni, come documentano gli annunci di locali sfitti su “Il Piccolo”. Gran parte dei triestini di ceto medio-basso abita in affitto e trasloca proprio in queste date, quando la città si riempie di masserizie, carri e facchini. I Joyce hanno sempre cura di evitare i rioni più degradati, come San Giacomo e Città Vecchia, pur frequentati da Joyce per i molti locali dai prezzi modici. Fino al 1909 abitano in Città Nuova, il business district dell’epoca, e poi in rioni più decentrati, ma sempre di piccolo-media borghesia. I loro vicini – maestre, impiegati, agenti di commercio, sarte, bottegai – hanno nomi in cui risuonano tutte le lingue parlate a Trieste. Colpisce l’emancipazione femminile di allora: molte le donne single, lavoratrici, o vedove possidenti che affittano immobili, come Francesca Lorenzetto, proprietaria dello stabile di via Bramante 4.
> Fonte: Alberto Governo, Case e quartieri joyciani a Trieste. James Joyce e la situazione abitativa triestina ad inizio Novecento. Tesi di laurea triennale in Lingue e letterature straniere. Relatrice Tullia Catalan; correlatrice Laura Pelaschiar, 2023
Abitanti della casa al civico n 4 di via Donato Bramante a Trieste nel 1915
- Pt. Francesco Reganzin, osteria
Marcello Marsich, legatoria di libri
Francesco Lubich, latteria - I. ved. Francesca Lorenzetto, possidente (proprietaria dello stabile)
Nicoletta Lorenzetto, privata
Eugenio Bernardi, agente - II. Maria Engelmann, maestra
Giovanni Dimnik, maestro
James Joyce, professore
Vincenzo Engelmann, maestro
Massimiliano Fegetz, macchinista - III. Matteo Lizzul, i. r. pilota (i.r. = imperial regio)
ved. Eugenia Pelan, proprietaria di latteria
Alberto Moritz, i. r. pensionato
Giuseppe fu Antonio Devescovi, maestro - IV. Vincenzo Giacich, maestro
Ervino Giacich, tenente del Lloyd Austriaco
Giovanni Ferluga, i. r. impiegato
Giovanni Sigon, impiegato - V. Giuseppe Giraldi, tipografo
Alberto Tiziani, macchinista del Lloyd Austriaco