“Cara Noretta…” La donazione Baldi al Museo Saba

Giovedì 2 ottobre, ore 17:30

Gianni Contessi dialoga con Riccardo Cepach e Cristina Fenu

Eleo(Nora) Osvaldella Baldi (1912-1991) è stata l’ultima amica e confidente del poeta Umberto Saba, come racconta lei stessa nell’autobiografico Il paradiso di Saba, volumetto scritto su “mandato” del poeta e pubblicato da Mondadori nel 1958, e come testimoniato nelle lettere scambiate fino a pochi giorni prima della morte di Saba, epistolario pubblicato nel 1966 nella collana dei Saggi Einaudi.

Un’amicizia nata per caso, con lei che nel 1947 entra nella storica libreria antiquaria per portargli il saluto di un amico comune. Da quel momento, nasce un’intesa e si inizia una frequentazione che dureranno dieci anni, fino alla morte di Saba nell’agosto del 1957.

Figlia di Rocco Osvaldella, titolare, assieme al fratello di una rinomata fonderia, bella, colta, sportiva, con un’attitudine innata per l’arte e la cultura, Nora Baldi si afferma come donna manager – c’è lei alle redini delle imprese di famiglia dopo la morte del marito, Ferfinando, nel 1954.

Appassionata di pittura italiana del Novecento e amica personale di celebri artisti, colleziona per sé opere di Carrà, Campigli, de Pisis, Guidi, Birolli, Rosai – e sopra a tutti di Morandi – assieme a dipinti dei triestini Perizi e Sbisà, che nel 1933 la ritrae vestita da cavallerizza.

Coltiva, assieme a quella sabiana, amicizie anche di penna con scrittrici e scrittori, tra i quali spicca Alberto Savinio ma si noverano anche Gianna Manzini, Clotilde Marghieri – sodale di Bernard Berenson, Clara Lusignoli – straordinaria traduttrice dal francese einaudiana, Claudio Magris, Giovanni Giudici, e Andrea Zanzotto, Maria Luisa Astaldi e la poetessa istriana Lina Galli.

La collezione Nora Baldi di cimeli sabiani – che comprende una delle sue tante pipe con corredo di mozzicone di sigaro e cerini, il berretto di lana con cui il poeta è immortalato in tanti ritratti fotografici e d’autore, come il Ritrattino del ’45 scritto da Giacomo Debenedetti, il calco in bronzo della mano destra del poeta, ritratti fotografici, le raccolte poetiche sabiane con dedica e le 77 lettere autografe del poeta all’amica – è stata recentemente donata a Museo LETS dagli eredi Donatella, Annalisa, Giovanna e Stefano Baldi ed andrà ad arricchire la sezione museale dedicata al poeta di Trieste.

Museo LETS organizza una piccola esposizione di questi materiali e un incontro pubblico a cui prenderanno parte i donatori, discendenti di Nora, rappresentati dalla figlia Giovanna. L’incontro, moderato da Riccardo Cepach e Cristina Fenu, vedrà protagonista il professor Gianni Contessi, già ordinario di Storia dell’arte contemporanea nell’Università di Torino e curatore, assieme all’architetto Lucia Krasovec-Lucas, della mostra “Il Novecento di Nora Baldi” realizzata presso la Biblioteca statale di Trieste nell’autunno del 2022.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Museo LETS – Letteratura Trieste
piazza Hortis 4
fb ig letteraturatrieste