Il secondo appuntamento con LETSpoetry, la serie di incontri sulla scrittura poetica contemporanea che mette al centro il fare poesia, è declinato al femminile ed è inserito nel calendario dell’offerta culturale promossa dal Comune di Trieste in occasione della Giornata internazionale della donna.
Venerdi 7 marzo alle 18:00 Spazio Forum ospita Franca Mancinelli, una delle voci più intense della poesia italiana contemporanea.
In dialogo con Olmo Andrea Calzolari, curatore della rassegna, Luca Geroni, responsabile di Biblioteca Quarantotti Gambini, Riccardo Cepach, referente per LETS, e Barbara Šarić, traduttrice, Mancinelli approfondirà la sua poetica del confine, la sua scrittura come visione, come reportage: un dialogo sul fare poesia in cammino lungo faglie e frontiere, sul viaggiare attraversando con la scrittura lingue diverse, suturando fratture, restituendo voce a persone rimaste nella neve e nell’ombra.
Sabato 8 marzo alle 10 Mancinelli condurrà il laboratorio di lettura e scrittura Custodire e sacrificare.
“Quando scriviamo, siamo spesso immersi nel buio, come un fotografo nella sua camera oscura. Soltanto con il tempo riaffiora quello che era impresso nella nostra pellicola. Così, la maggior parte delle parole ci attraversa senza che noi conosciamo davvero la portata del loro significato. A volte è lo sguardo di un altro a restituircelo”.
L’autrice guiderà i partecipanti al processo di elaborazione, selezione e “sacrificio” del materiale poetico, proponendo una serie di letture e esercizi per lavorare sull’attenzione, sull’ascolto, nella consapevolezza che “per portare in salvo ciò che c’è di più prezioso, dobbiamo abbandonare tutto il resto. È una legge interna al fare poesia”.
Il laboratorio è aperto a 15 persone. È necessario quindi prenotarsi scrivendo a lets@comune.trieste.it entro giovedì 6 marzo.
Poetessa della costa adriatica (nata a Fano nel 1981), giurata di Pordenonelegge e del Premio Saba, con il libro Tutti gli occhi che ho aperto (Marcos y Marcos, 2020 – Premio San Vito al Tagliamento; Premio Europainversi) Franca Mancinelli raggiunge l’apice del suo stile visionario e itinerante, cogliendo in istantanee l’essenza dei posti che attraversa, dei volti che incontra.
Una riflessione e un camminare sull’altra sponda dell’Adriatico, quella croata e balcanica, che durano da una vita: dalla spedizione in Croazia per testimoniare da poeta-reporter la crisi dei rifugiati nell’inverno balcanico (Taccuino croato, poi incluso in Diario di passo) al libro d’esordio Mala kruna, fino alle più recenti traduzioni croate a cura del Goran Festival di Zagabria.