L’autobiografia di un ragazzo di 22 anni, promettente giornalista ed intellettuale irredentista, che intreccia riflessioni sulla storia politica e culturale della propria città natale - Trieste, porto dell’Impero austro-ungarico alla vigilia della Prima Guerra Mondiale - al racconto intimo di un giovane amore perduto.
Storia di una farfalla, di una tortorella e della gatta Muz, del cane Toni, di Beniamino la scimmietta, della marmotta Mottina, dei passeri sul davanzale di casa e dei passerotti del racconto di Svevo “Una burla riuscita”, delle rondini di Valbruna. Biografie o ritratti appena abbozzati di compagni di un pezzo di vita, più o meno lungo
Racconta al femminile i turbamenti dell’adolescenza, la scoperta della sessualità, il narcisismo di sapersi bella, le inibizioni del dovere essere figlia rispettosa e donna rispettabile. Racconta di sé, del suo consapevole anticonformismo
«Sono salito ancora una volta sulla tua vetta, possente Triglav, da dove la vista può perdersi nell'infinito … »
Zlatorog, il camoscio bianco dalle corna dorate e custode di incommensurabili tesori, è il protagonista della leggenda ambientata sulla montagna simbolo della Slovenia che ha ispirato l’opera in versi del botanico, poeta e alpinista tedesco Rudolf Baumbach.
🇮🇹 / 🇸🇮
Romanzo introspettivo, cadenzato in flashback, dalla scrittura cruda, espressionistica, evocativa.
C’è tanto di Delia bambina e ragazza nell’unico romanzo di questa nota penna del giornalismo triestino. C’è l’infanzia soffocata in una casa ospedale, tra la malattia della madre - morta giovanissima di tubercolosi - e gli eccessi di un padre collerico
No, la montagna non ce l’ha nel sangue. Piuttosto c’è di mezzo una bionda, la sorella di un amico rocciatore: una storia che finisce sul nascere, mentre l’amicizia resta. È il luglio del 1942, Spiro ha 25 anni e l’amico Alberto se lo porta dietro, nel covo dei rocciatori triestini - la ganga dei Bruti, in rifugio Premuda in Val Rosandra - e poi in parete.
Tre racconti da premio firmati Haydée, pioniera del giornalismo femminile irredentista, fra le autrici triestine più note e apprezzate in Italia fino agli anni Trenta del Novecento.
Un talento naturale, scrivere, che per Ida diventa professione già a 16 anni, a fronte del tracollo economico della famiglia e grazie a numerose e sempre più prestigiose collaborazioni giornalistiche.
Nel suo laboratorio di scrittura Italo Svevo sperimenta tutti i generi letterari praticabili in prosa. I “Racconti” spaziano dal giallo alla fantascienza, sono ibridi di poliziesco misto fantasy, innesti di fiabe, meccanismi narrativi i cui ingranaggi sono mossi dalle più aggiornate teorie scientifiche, come il darwinismo.
Un microcosmo dove trova asilo «il popolo di Nelo, gli affezionali al calice (il bicchier di vino) senza peccato né redenzione. Uomini socratici, semplici, liberi pensatori» sono i protagonisti narranti di questo racconto corale firmato da Ugo Pierri, “pittore inediale, poeta espressionista, scrittore di racconti non in voga”, come ama presentarsi.
Tre racconti di ambientazione triestina, luogo fisico ma soprattutto topos letterario. Un luogo della mente in cui i tre personaggi narranti sono tutti nevroticamente alla ricerca dell’identità propria e altrui, colti come in bilico tra passato e futuro, tra sogni, interpretazione dei sogni e realtà.
La bussola con cui ha tracciato la rotta della sua vita: Paolo Budinich racconta i principi che lo hanno ispirato e le vicende che hanno portato alla creazione dei grandi Enti che hanno reso Trieste un punto di riferimento internazionale in ambito scientifico.
Un’antologia dei Racconti di Italo Svevo e Il mio Carso di Scipio Slataper accanto a scrittrici triestine del Novecento tutte da conoscere. Delia Benco con l’autobiografico Ieri, dalla scrittura cruda, espressionista. La giornalista irredentista Ida Finzi alias Haydée, la “signora in grigio”, toccante e mondana insieme nei racconti de Il ritorno. Pia Rimini, dallo stile potente, consapevolmente anticonformista nella sua antologia Pubertà.
Nel catalogo LETSlisten trovi anche gli autori contemporanei, che hanno aderito al progetto acconsentendo a far riprodurre le loro opere: Giuseppe O. Longo con le sue intriganti Lezioni di lingua tedesca e Ugo Pierri, coi suoi bozzetti di Nelograd, il microcosmo popolare di una tipica osteria triestina.
E ancora, un’arrampicata letteraria con autori che sono stati anche grandi alpinisti: Rudolf Baumbach, con La leggenda del Tricorno, il poema ispirato alla leggenda del Triglav, la montagna simbolo della Slovenia, disponibile anche nella versione in lingua slovena, Zlatorog; Julius Kugy, musicista e botanico oltre che alpinista e scrittore, e le sue Favole quotidiane; a chiudere la cordata, Spiro Dalla Porta Xydias con I bruti della Val Rosandra, biografia collettiva e diario di arrampicate memorabili.
Basta inquadrare con lo smartphone il QRcode di uno dei 100 totem distribuiti nei luoghi pubblici della Regione per ascoltare o scaricare i nostri audiolibri.
LETSlisten è un progetto di Diana Höbel a cura dell’Associazione Artifragili, realizzato con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia – bando “Ripartenza Cultura e Sport 2022”
Gli autori di LETSlisten sono stati selezionati con la collaborazione di Riccardo Cepach, Cristina Fenu, Mavis Toffoletto – Comune di Trieste.
Le voci di LETSlisten sono di Alejandro Bonn, Veronica Dariol, Diana Höbel, Danijel Malalan, Omar Giorgio Makhloufi, Davide Rossi.
Musiche originali di Claudio Rastelli.
Tecnico del suono Fulvio Zafret.
Sound design Roberto Norbedo.
Logistica e distribuzione a cura di Diana Tomasi.
Comunicazione a cura di Federica Gregori.
Grafica di Diego Bertazzolo – Comune di Trieste
Testi di Cristina Fenu – Comune di Trieste
Website Marco Fichera – Media Technologies Srl