"Lezioni di lingua tedesca"

di Giuseppe O. Longo

I. Lezioni di lingua tedesca

II. Da un paese lontano

III. Rumpelzimmer

Un giovane senza ambizioni non sa cosa vuole dalla vita, da una relazione clandestina, da una prospettiva di lavoro all’estero. Un trentenne ingegnere monta un’indagine psicologica sulla misteriosa morte di un ex compagno di studi per scontare l’indifferenza, il vizio di comodo che rende superficiali i rapporti umani. Un uomo maturo – forse già vecchio? – confessa in disordinati flashback passioni, rimorsi, bugie, ricatti fatti e subiti: «tutto quello che sta dentro un cuore», ripostiglio di ricordi, «e se lo mangia».

Tre racconti di ambientazione triestina, luogo fisico ma soprattutto topos letterario. Un luogo della mente in cui i tre personaggi narranti sono tutti nevroticamente alla ricerca dell’identità propria e altrui, colti come in bilico tra passato e futuro, tra sogni, interpretazione dei sogni e realtà.
«L’avvenire dei ricordi» – scriverebbe Italo Svevo; «desideri inconsci rimossi» – annoterebbe il dottor Freud.

1941- // Ingegnere elettronico, matematico, docente di Teoria dell’informazione all’Università di Trieste, autore di opere narrative e drammaturgiche, traduttore. Nato a Forlí.

Lezioni di lingua tedesca / Giuseppe O. Longo
Milano, Hefti, 1996

Condividi