“Necropoli” incontro con Jurij Devetak

Venerdì 21 febbraio ore 18:00

Incontro con Jurij Devetak autore della graphic novel ispirata al romanzo di Boris Pahor.
Esposizione di tavole e del dattiloscritto originale della prima traduzione italiana.

Spazio Forum | Museo LETS – Letteratura Trieste, piazza Hortis, 4
INGRESSO LIBERO fino ad esaurimento posti

 

La letteratura vive di tante cose: di autori, di case editrici, di lettori comuni e specializzati e anche, incessantemente, di traduzioni. Con l’incontro di venerdì 21 febbraio alle 18.00, nello Spazio Forum di Museo LETS, prende avvio il ciclo di incontri “I mestieri del libro” che intende far luce su tutto ciò che sta attorno all’oggetto letterario per eccellenza, il libro appunto. Inizieremo affrontando una grande opera e un grande autore della letteratura triestina, ”Necropoli” di Boris Pahor, e due forme particolari di “traduzione”: quella dallo sloveno all’italiano realizzata da Ezio Martin che ha condotto alla prima, tardiva eppure pionieristica edizione italiana del romanzo (1997, Consorzio Culturale del Monfalconese) e quella dalle parole alle immagini che Jurij Devetak ha realizzato con la sua graphic novel (2021, Lubiana, Mladinska Knjiga Založba e 2023, Trieste, Edizioni Asterios).

L’incontro sarà anche l’occasione per mettere in esposizione alcune tavole originali della graphic novel, fianco a fianco con le pagine corrispondenti del dattiloscritto originale realizzato da Ezio Martin e approvato da Pahor che recentemente è stato offerto in dono al Museo LETS dalla professoressa Fausta Garavini Lafont, dell’Università di Firenze. Il documento le era stato affidato dal marito Robert Lafont, grande occitanista e difensore delle lingue minoritarie, al quale l’amico Boris Pahor lo aveva dato in vista di una possibile pubblicazione parziale sulla rivista “Paragone”, poi non realizzata.

Jurij Devetak, classe 1997, triestino, ha realizzato una versione personale e intensa che illustra l’opera di Pahor (insignito della Légion d’Onore francese nel 2007) seguendo il filo della memoria dello scrittore che, a molti anni di distanza, ritorna nel campo di concentramento di Natzweiler-Struthof sui Vosgi, dove era stato internato dai nazisti. Un’implacabile sequenza di frame in bianco e nero, dal potente chiaroscuro, che restituiscono la memoria del sopravvissuto e, insieme, le sue sensazioni e le sue emozioni durante la sua visita al campo, circondato da gruppi di visitatori, bambini che giocano e innamorati che non fanno a meno di effusioni.

Al dialogo con Riccardo Cepach e Susan Petri del Museo LETS prenderà parte, oltre a Devetak, Martina Clerici, che ha operato una ulteriore traduzione sul testo di Pahor, volgendo il testo della graphic novel dallo sloveno in italiano per realizzare l’edizione di Asterios del 2023.