«La Fantasia è una naturale attività umana, la quale certamente non distrugge e neppure reca offesa alla Ragione; né smussa l’appetito per la verità scientifica, di cui non ottunde la percezione. Al contrario: più acuta e chiara è la ragione, e migliori fantasie produrrà.»
J. R. R. Tolkien, Sulle fiabe
È focalizzato sulla scrittura, sul rapporto tra l’edito e l’inedito, tra ciò che Tolkien ha pubblicato in vita (Il Signore degli Anelli, Lo Hobbit e pochissimo altro) e quanto è uscito dopo la sua morte – vale a dire la stragrande maggioranza della sua opera, presente in forma manoscritta nel suo lascito ma mai data alle stampe – il saggio scritto a quattro mani da Claudia Giordani e Luigi Zumbo appena pubblicato da Lindau.
Lo studio propone un percorso indiziario che rilegge la vita e la produzione inedita di Tolkien alla luce del più generale fenomeno della composizione ispirata e dell’accesso al mondo dell’immaginale – descritto dall’orientalista francese Henry Corbin – ricalcando le tracce dell’interesse del professore di Oxford per la psicologia dell’inconscio e gli studi di Carl Gustav Jung, che sono, secondo Giordani e Zumbo, la chiave per la comprensione dell’esperienza visionaria che Tolkien ebbe della Terra di Mezzo. La seconda parte del saggio mette, infatti, alla prova la fondatezza dell’ipotesi proposta, analizzando i passi fondanti di due opere cardine dell’universo interiore tolkieniano: Il Silmarillion e Il Signore degli Anelli.
A moderare il dialogo tra gli autori giovedì 16 ottobre alle ore 17.30 nello Spazio Forum di Museo LETS sarà Mavis Toffoletto, referente del Patto di Trieste per la Lettura.
L’incontro è ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.
Claudia Giordani, membro della Società Italiana di Storia delle Religioni (SISR), ha pubblicato la monografia Il cristianesimo egiziano di Aquileia (Udine 2020), riguardante la controversa attribuzione a gnostici alessandrini di parte dei mosaici del complesso basilicale aquileiese, e Croce e caduceo. Hermes e Gesù nei cristianesimi delle origini (Roma 2024), sull’identificazione delle figure divine di Gesù ed Hermes in correnti gnostiche cristiane dei primi secoli.
Luigi Zumbo, avvocato, ha studiato le fonti dell’ispirazione tolkieniana a partire dalle teorie di Jung e Henry Corbin ed è autore di diversi contributi sul tema apparsi su riviste specializzate.